giovedì 18 giugno 2015

ZHANG XIAOXIAO R.Strauss-Die Nacht Op.10,3

         R.Strauss-Die Nacht Op.10,3



per voce e pianoforte Musica: Richard Strauss (PDF)
Testo:  Hermann von Gilm- Andantino (re maggiore)
Organico:  voce, pianoforte
Composizione:  Steinach, 11 agosto 1885
Edizione:  J. Aibl, Monaco, 1907
Dedica:  Heinrich Vogl(PDF)


       






Richard Strauss is known for his expansive and expressive writing, and vocal lines that require legato for days. Die Nacht is no exception, despite being one of Strauss’s first songs, written in 1885. The poem expresses the fear that just as night steals the color from everything that is lovely, “taking from the Cathedral Dome its gold,” it will steal the beloved from the lover. Strauss’s song picks up the sensual notes of the poem with a tenderness and sweetness tinged with sadness.






Volendo riassumere lo stile di Strauss notiamo che esso è molto vario e svincolato storicisticamente e quindi privo di un senso di evoluzione nel linguaggio che muta anche in maniera drastica e netta da una composizione all’altra. Abbiamo una prima fase in cui troviamo un legame col romanticismo tedesco di Schubert(PDF),Schumann(PDF) e Brahms (PDF)in cui compose la Burleske für Klavier und Orchester, in re minore. Una seconda fase, quella più lungimirante, è quella influenzata da Ritter,Liszt e Wagner, in cui Strauss compone i poemi sinfonici, per poi sfiorare quasi il primo espressionismo e la politonalità del primo Schönberg con Elektra, l'opera di La donna senz'ombra [Die Frau ohne Schatten]) vede invece un brusco ritorno al passato in cui Strauss si orienta verso un neoclassicismo manieristico e tonale ispirato alla musica del Settecento rivista in chiave ironica, alternato a fasi politonali più Metamorfosi (Metamorphosen) per 23 solisti d'archi (1946) composte come commento alla catastrofe bellica.


Strauss più innovativa tra tutte le sue composizioni. L’ultima fase (il periodo di moderne rappresentate dai due cicli di lieder del 1918 e 1948 Strauss completò il suo ultimo lavoro 1950), che rappresenta di certo la sua opera vocale più nota. Questi Lieder non erano stati concepiti come ciclo. La sua ultima composizione completa fu un ulteriore Lied per soprano e pianoforte, Malven, terminato il 23 novembre su testo di Betty Wehrli Knobel. La partitura venne scoperta solo nel 1982 nel lascito di Maria Jeritza. Malven venne eseguito per la prima volta nel 1985 da Kiri Te Kanawa nella Avery-Fisher-Hall di New York ed inciso nel 1990 con i Vier letzte Lieder. L'ultima composizione dell'artista, Besinnung, su testo di Hermann Hesse, per coro misto e orchestra rimase a livello di frammento.

                                                        Testo

DIE NACHT

Aus dem Walde tritt die Nacht,

aus den Bäumen schleicht sie leise,
schaut sich um weitem Kreise,
nun gib Acht. Alle Lichter dieser Welt, alle Blumen, alle Farben löscht sie aus und stehlt die Garben weg vom Feld. Alle nimmt sie, was mir held, nimmt das Silber weg des Stroms, nimmt vom Kupferdach des Doms weg das Gold. Ausgeplündert steht der Strauch. Rücke näher, Seel' an Seele: die Nacht, mir bangt, sie stehle dich mir auch.


LA NOTTE

La notte viene dalla foresta,

s'avanza piano piano dagli alberi,
si guarda intorno
quasi sospettosa. Essa spegne tutte le luci di questa terra, tutti i colori, tutti i fiori, la sparire le messi dai campi. Essa porta vìa tutto quello che era bello ai miei occhi, porta via l'argento al fiume, porta via il tetto dorato della cattedrale. Spogli se ne stanno gli arbusti, e allora le anime si sentono smarrite. La notte mi angoscia, e mi allontana da te.





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