"Von ewiger Liebe"(Dell'Eterno Amore)Op. 43 N° 1
Lied per voce e pianoforte
Musica: Johannes Brahms
Testo: Joseph Wenzig
Von ewiger Liebe - Mässig (si minore). Zeimlich langsam (si maggiore)
Organico: voce, pianoforte
Composizione: 1864
Prima esecuzione: Amburgo, Singakademie "Carl Georg Grädener", 11 marzo 1868
Edizione: Rieter-Biedermann, Lipsia e Winterthur, 1868
Composizione: 1864
Prima esecuzione: Amburgo, Singakademie "Carl Georg Grädener", 11 marzo 1868
Edizione: Rieter-Biedermann, Lipsia e Winterthur, 1868
Si tratta di “Von ewiger Liebe” op. 43 N° 1, dalla raccolta Vier Gesänge für eine Stingstimme mit Begleitung des Pianoforte componirt von Johannes Brahms , scritta tra il 1857 e il 1864 e pubblicata per la prima volta nel 1868. Il testo di August Heinrich Hoffmann von Fallersleben (1798 – 1874), spesso erroneamente attribuito a Josef Wenzig, ha come fonte una canzone popolare in lingua serbo-lusaziana, linguaggio appartenente al ceppo delle lingue sorabe o serbšćina, idiomi slavi occidentali parlati in Germania nella regione della Lusazia, oggi divisa tra Sachsen e Brandenburg.
Musicalmente, si tratta di un Lied scritto in forma Durchkomponiert, diviso in tre sezioni, nelle quali si riscontrano anche elementi strofici.
Si tratta di uno dei capolavori assoluti della liederistica di Brahms, di una bellezza assoluta e coinvolgente per la perfezione della struttura e la qualità dell’ invenzione melodica. Un brano amatissimo dai cantanti, come testimoniato dal gran numero di incisioni discografiche, il cui livello medio è decisamente molto elevato, cosa che ha reso la scelta degli ascolti abbastanza difficile. Ad ogni modo, su una cinquantina di versioni da me ascoltate, ho deciso di proporre le cinque che seguono, tutte per molti aspetti significative sotto il profilo delle scelte di interpretazione.
Esecuzione di Elene Gerhardt |
La prima versione che ho scelto è quella d Elene Gerhardt (1883 – 1961), un’ autentica leggenda dell’ interpretazione liederistica. Nativa di Connewitz, nei pressi di Leipzig, la Gerhardt fu sostenuta durante gli studi e i primi anni di carriera dal celebre direttore d’ orchestra Arthur Nikisch, a cui fu legata da una grande amicizia personale. Con l’ avvento del regime nazista nel 1934, fu costretta a trasferisrsi in Inghilterra dopo l’ arresto del marito, Fritz Kohl, direttore della Mitteldeutschen Rundfunk, il quale potè raggiungerla dopo essere stato rilasciato alcuni mesi dopo. Durante la guerra, la Gerhardt prese parte ai leggendari Mid-day Concerts organizzati da Myra Hess alla National Gallery e nei suoi anni londinesi iniziò un’ intensa attività didattica alla Guildhall School of Music, sulla quale si concentrò ulteriormente dopo la morte del marito, avvenuta nel 1947.
Esecuzione di Elisabeth Schwarzkopf |
Il secondo ascolto è dedicato ad Elisabeth Schwarzkopf (1915 – 2006) in una registrazione del 1954 con il leggendario pianista Edwin Fischer, uno dei massimi concertisti della storia, le cui interpretazioni beethoveniane, schubertiane e brahmsiane costituiscono ancora oggi punti di riferimento imprescindibili.
Esecuzione di Dietrich Fischer-Dieskau |
La voce di Fischer-Dieskau in questa incisione è ancora in condizioni di relativa freschezza, senza quelle durezze nel settore acuto che si sarebbero fatte sempre più evidenti nel prosieguo della carriera. L’ interprete è sempre attentissimo a dar rilievo alla parola, il tono è sempre scrupoloso e meditato . Pure, la sezione iniziale suona un po’ troppo greve a mio avviso, mentre il tono passionale delle strofe centrali è reso molto bene.
Esecuzione di Lisa Della Casa |
La Della Casa sceglie un tono sommesso e tinte sfumate e sfodera una perfezione vocale, una dizione scolpita e raffinata, un fraseggio intenso e concentrato che fanno della sua esecuzione un modello assoluto.
Esecuzione di Chista Ludwing |
File mp3 di Elene Gerhardt
File mp3 di Chista Ludwing
File mp3 di Lisa della Casa
File mp3 di Dietrich Fischer-Dieskau
File mp3 di Elisabeth Schwarzkopf
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