venerdì 12 giugno 2015
Numeri della musica
Disc: 1 PDF
1. I Puritani: Act One: Scene 1: All'erta! All'erta! L'alba appari - Cazzaniga
2. I Puritani: Act One: Scene 1: O di Cromwell guerrieri - Cazzaniga
3. I Puritani: Act One: Scene 1: Or dove fuggo mai? - Cappuccilli
4. I Puritani: Act One: Scene 1: Ah! per sempre io ti perdei - Cappuccilli
5. I Puritani: Act One: Scene 2: O amato zio, o mio secondo padre! - Sutherland 6. I Puritani: Act One: Scene 2: Sai com' arde in petto mio - Sutherland
7. I Puritani: Act One: Scene 3: Ad Arturo onore - Chorus of Royal Opera House
8. I Puritani: Act One: Scene 3: A te, o cara - Pavarotti
9. I Puritani: Act One: Scene 3: Il rito augusto si compia senza me - Luccardi 10. I Puritani: Act One: Scene 3: Son vergin vezzosa - Sutherland
11. I Puritani: Act One: Scene 3: Ferma! Invan, invan rapir pretendi - Cappuccilli
Disc: 2 PDF
1. I Puritani: Act One: Scene 3: Dov'e Arturo? - Sutherland
2. I Puritani: Act One: Scene 3: Ma tu gia mi fuggi? - Sutherland
3. I Puritani: Act Two: Ah dolor! Ah terror! - Chorus of Royal Opera House
4. I Puritani: Act Two: Cinta di fiori - Ghiaurov
5. I Puritani: Act Two: E di morte lo stral non sara lento - Cappuccilli
6. I Puritani: Act Two: O rendetemi la speme - Sutherland
7. I Puritani: Act Two: Vien, diletto, e in ciel la luna! - Sutherland
8. I Puritani: Act Two: Il rival salvar tu dei - Ghiaurov
Disc: 3 PDF
1. I Puritani: Act Three: Son salvo, alfin son salvo - Pavarotti
2. I Puritani: Act Three: A una fonte afflitto e solo - Sutherland
3. I Puritani: Act Three: Fini... me lassa! - Sutherland
4. I Puritani: Act Three: Vieni, vieni fra queste braccia - Pavarotti
5. I Puritani: Act Three: Ancor s'ascolta questa suon molesto - Pavarotti
6. I Puritani: Act Three: Credeasi, misera! – Pavarotti
I Puritani: Act Three: Suon d'araldi? -
Chorus of Royal Opera House PDF
I puritani e i cavalieri, più noto con il
titolo breve I puritani, è un'opera seria in tre atti di Vincenzo Bellini su libretto di Carlo Pepoli, tratto dal dramma storico di Jacques-François Ancelot e Joseph Xavier Boniface (noto col nome di Saintine), Têtes rondes et Cavaliers.
Debuttò al Théâtre de la comédieitalienne di Parigi il 24 gennaio del 1835, con esito trionfale. Bellini
poteva così scrivere a Francesco Florimo: «Mi trovo all’apice del contento! Sabato sera è stata la
prima rappresentazione dei Puritani: ha fatto furore, che ancora ne sono io
stesso sbalordito… Il gaio, il tristo, il robusto dei pezzi, tutto è stato
marcato dagli applausi, e che applausi, che applausi».
Nascita dell'opera
Bellini compose la sua ultima opera in nove
mesi, dall'aprile del 1834 al gennaio del 1835:
una gestazione per l'epoca insolitamente
lunga. Durante questo periodo, l'impianto
drammaturgico subì trasformazioni radicali e
il compositore guidò passo dopo passo il
lavoro dell'inesperto librettista.
L’11 aprile 1834 Bellini scriveva a suo zio
Francesco Ferlito: «Di già ho scelto l’argomento per la nuova opera di Parigi:
è dei tempi di Cronwello dopo che questi fece decapitare Carlo I d’Inghilterra…
Io sono entusiasta del soggetto, lo trovo proprio da ispirare e martedì, al più
tardi, incomincio a scrivere la musica, sperando che il poeta (il conte Pepoli
di Bologna) mi dia dei versi»
Inizialmente strutturata in due atti, l'opera
fu suddivisa in tre atti poco prima dell'andata in
scena, su consiglio di Gioachino Rossini; la nuova suddivisione fu consigliata dalla
decisione di invertire l'ordine della Scena
di Elvira ("Qui la voce sua soave") e del Duetto
tra Riccardo e Giorgio, la cui stretta
"Suoni la tromba, e intrepido" provocava.
un'immancabile richiesta di bis
Alla vigilia della prima rappresentazione, la
lunghezza eccessiva dello spettacolo impose
il taglio di tre brani, oggi sovente
ripristinati in occasione degli allestimenti:
Il cantabile del terzetto tra Arturo,
Riccardo ed Enrichetta (atto I) Se il destino a te
m'invola Il
cantabile del duetto tra Arturo ed Elvira (atto III) Da quel dì
ch'io ti mirai
La stretta del finale (atto III) Ah!
sento o mio bell'angelo
Contemporaneamente alla versione per Parigi,
Bellini approntò una versione destinata a un allestimento previsto alTeatro di San Carlo di
Napoli, la cui protagonista doveva essere Maria Malibran e in cui la parte di Riccardo doveva
essere sostenuta da un tenore. Per questa versione Bellini modificò alcuni
numeri dell'opera, perlopiù trasportandoli a tonalità più gravi, ed affidando
alla protagonista la parte principale nel finale del terzo atto; inoltre il
duetto tra Riccardo e Giorgio fu soppresso, perché politicamente pericoloso, e
sostituito da un breve recitativo. L'allestimento non ebbe però luogo, in
quanto la partitura arrivò a Napoli in ritardo, e la versione napoletana fu
riscoperta ed eseguita solo negli anni Ottanta del Novecento.
Trama PDF
L'azione si svolge presso Plymouth, in Inghilterra nel XVII secolo, al tempo di
Oliver Cromwell.
La storia d'amore si intreccia con lo scontro politico fra il partito dei Puritani e
quello degli Stuart, dopo la
decapitazione di Re Carlo I.
Scena: la fortezza di Plymouth. La notizia che Elvira Valton sta
per andare sposa ad
Arturo Talbo rattrista Sir Riccardo Forth, cui Gualtiero Valton
aveva un tempo promesso la mano della figlia. Quando tutto è pronto per la
cerimonia, Arturo, partigiano degli Stuart,
riconosce in una misteriosa prigioniera la regina spodestata, Enrichetta
Maria di Francia, che sta per essere accompagnata in tribunale. Con
uno stratagemma, facendola passare per la sua sposa grazie al velo che la
stessa Elvira, per gioco, le ha posto sul capo, Arturo
riesce a lasciare le mura insieme alla prigioniera. Prima di fuggire,
la coppia s'imbatte in Riccardo, che li lascia partire, ben felice di liberarsi
del rivale. Alla notizia che il promesso
sposo è fuggito con una
donna, Elvira impazzisce
Atto II
In una sala del castello, il buon zio Giorgio racconta con
commozione agli astanti la follia di Elvira. Poco dopo la fanciulla compare,
vaneggiando e chiamando a sé l'amato Arturo.
Giorgio tenta di convincere Riccardo a non trascinare il rivale
davanti al tribunale, poiché egli non è il solo responsabile della fuga di
Enrichetta. L'occasione della resa dei conti
sarà piuttosto l'imminente battaglia tra i puritani e i seguaci
degli Stuart.
La scena si svolge «in un giardino a boschetto, vicino alla casa
d'Elvira». Sotto uno spaventoso uragano, il fuggiasco Arturo, braccato dai
soldati dell'esercito puritano, tenta di avvicinarsi alla casa dell'amata, di
cui ode la voce di lontano intonare la loro canzone
d'amore. Arturo le risponde con la stessa melodia e finalmente
Elvira lo riconosce e lo raggiunge. L'emozione è tale da farle tornare la
ragione, ma la pace dura poco: l'esercito irrompe e circonda i due innamorati.
Per Arturo è stata già pronunciata la condanna a
morte quando uno squillo di tromba annuncia la definitiva
sconfitta degli Stuart. Per celebrare la vittoria, Cromwell dispone
un'amnistia: le tribolazioni di Arturo ed Elvira sono
finite.
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