domenica 21 giugno 2015

Li Min - W.A.Mozart- Non midir bell'idol mio Aria di Donna Anna da Don Giovanni

Li Min - W.A.Mozart- Non midir bell'idol mio Aria di Donna Anna da Don Giovanni
venerdì 12 giugno 2015



Wolfgang Amadeus Mozart, nome di battesimo Joannes Chrysostomus Wolfgangus Theophilus Mozart (Salisburgo, 27 gennaio 1756  Vienna, 5 dicembre 1791), è stato un compositore, pianista, organista, violinista e clavicembalistaaustriaco, a cui è universalmente riconosciuta la creazione di opere musicali di straordinario valore artistico. Mozart è annoverato tra i più grandi geni della storia della musica, dotato di raro e precoce talento.



Iniziò a comporre prima di aver compiuto i sei anni (la sua prima composizione, un minuetto per clavicembalo, risale al gennaio 1762), e morì all'età di trentacinque anni, lasciando pagine indimenticabili di musica. È stato definito dal Grove Dictionary come "il compositore più universale nella storia della musica occidentale": la sua produzione comprende musica sinfonica, sacra, da camera e opere di vario genere.
Fu il primo, fra i musicisti più importanti, a svincolarsi dalla servitù feudale e a intraprendere una carriera come libero professionista.

La musica di Mozart è considerata la "musica classica" per eccellenza: egli è infatti il principale esponente delclassicismo settecentesco, i cui canoni principali erano l'armonia, l'eleganza, la calma imperturbabile e l'olimpica serenità.

La vita PDF

La nascita e la famiglia
Wolfgang Amadeus Mozart nacque al numero 9 di Getreidegasse a Salisburgo, capitale dell'arcivescovato di Salisburgo, all'epoca territorio sovrano appartenente al Sacro Romano Impero nel Circolo Bavarese. Wolfgang fu battezzato il giorno dopo la sua nascita presso la cattedrale di San Ruperto.
La notizia della nascita di Wolfgang venne data dal padre Leopold in una lettera del 9 febbraio 1756 a un amico di Augusta, Johann Jakob Lotter:
« Ti informo che il 27 gennaio, alle otto della sera, la mia cara moglie ha dato felicemente alla luce un bambino. Si era dovuta rimuovere la placenta e perciò ella era estremamente debole. Ora invece, grazie a Dio, sia il bimbo che la madre stanno bene. Il bambino si chiama Joannes Chrysostomus, Wolfgang, Gottlieb.»
I genitori di Wolfgang avevano quasi la stessa età (la madre differiva dal marito di un solo anno) ed erano personaggi attivi dell'epoca: il padre Leopold, compositore e insegnante di musica, ricopriva l'incarico di vice Kapellmeister presso la corte dell'arcivescovo Anton von Firmian; la madre Anna Maria Pertl (1720- 1778) era figlia di un prefetto.
Dei sette figli di Leopold e Anna Maria, Wolfgang a parte, l'unica non morta durante l'infanzia era la sorella maggiore Maria Anna(1751–1829), detta Nannerl o Nannette.

Genio precoce (1756-1769)

Il bambino dimostrò un talento per la musica tanto precoce quanto straordinario, un vero e proprio bambino prodigio: a tre anni batteva i tasti del clavicembalo, a quattro suonava brevi pezzi, a cinque componeva. Esistono vari aneddoti riguardanti la sua memoria prodigiosa, la composizione di un concerto all'età di cinque anni, la sua gentilezza e sensibilità, la sua paura per il suono della tromba. Inoltre aveva la capacità di riconoscere l'altezza dei suoni (il cosiddetto orecchio assoluto).
Leopold definiva suo figlio come "il miracolo che Dio ha fatto nascere a Salisburgo" ed è ragionevole ritenere che il grandissimo talento mostrato dal piccolo Amadeus abbia motivato nel padre una responsabilità molto grande, oltre quella di un semplice genitore o insegnante. Contrariamente a quanto riportato da alcuni, tra cui la figlia Nannerl, Leopold continuò a svolgere con cura i suoi servizi a corte, ma dedicò grandissima energia, molto tempo e denaro nell'educazione musicale dei figli, anche con diversi viaggi in Europa che oltre a segnarlo fisicamente hanno probabilmente arrestato l'avanzamento della sua carriera professionale a corte.
Quando non aveva neppure cinque anni, il padre portò Amadeus e la sorella, pure assai dotata, a Monaco, affinché suonassero per la corte del Principe elettore bavarese Massimiliano III; alcuni mesi dopo, andarono a Vienna, dove furono presentati alla corte imperiale e in varie case nobiliari.
Verso la metà del 1763 egli ottenne il permesso di assentarsi dal suo posto di vice Kapellmeister presso la corte del principe vescovo di Salisburgo.
Tutta la famiglia intraprese così un lungo viaggio nel continente, che durò più di tre anni. I Mozart soggiornarono nei principali centri musicali dell'Europa occidentale della seconda metà del Settecento: Monaco di Baviera, Augusta, Stoccarda,Mannheim, Magonza, Francoforte, Bruxelles e Parigi (dove trascorsero il primo inverno), poi la lunga sosta a Londra fino al luglio del 1765, quindi di ritorno attraverso L'Aja, Amsterdam, Parigi, Lione, la Svizzera e infine il rientro a Salisburgo nel novembre 1766.
Mozart suonò nella maggior parte di queste città, da solo o con la sorella, ora presso una corte, ora in pubblico, ora in una chiesa. Le lettere che Leopold scrisse ad amici di Salisburgo raccontano l'universale ammirazione riscossa dai prodigi di suo figlio.
A Parigi incontrarono molti compositori tedeschi e qui furono pubblicate le prime composizioni di Mozart (sonate perclavicembalo e violino, dedicate a una principessa reale; cfr. KV 6-9).
A Londra conobbero, tra gli altri, Johann Christian Bach, il figlio più giovane di Johann Sebastian e una delle figure di primo piano della vita musicale londinese: sotto la sua influenza, Mozart compose le sue prime sinfonie (n. 1, n. 4 e K 19a). Seguì un'altra sinfonia durante il soggiorno a L'Aja, nel viaggio di ritorno (Sinfonia n. 5).
Dopo poco più di nove mesi trascorsi a Salisburgo, i Mozart partirono per Vienna nel settembre 1767, dove restarono per quindici mesi, escluso un intervallo di dieci settimane trascorse a Brno (Brünn) e Olomuc (Olmütz) durante un'epidemia divaiolo. Durante questo periodo Mozart compose un dramma in latino, Apollo et Hyacinthus (rappresentato in seguito per la prima volta all'Università di Salisburgo) e un Singspiel tedesco in un atto, Bastien und Bastienne (K 50), che fu rappresentato privatamente. Maggiori speranze furono riposte nella prospettiva di vedere rappresentata nel teatro di corte un'opera buffa italiana, La finta semplice (K 51), che tuttavia vennero deluse, con grande indignazione di Leopold.
Una grande messa solenne (probabilmente la Messa solenne in Do minore "Weisenhausmesse", K 139) fu invece eseguita alla presenza della corte imperiale in occasione della consacrazione della chiesa dell'Orfanotrofio. La finta semplice venne rappresentata l'anno seguente, 1769, nel palazzo dell'arcivescovo a Salisburgo. In ottobre Mozart fu nominato Konzertmeister onorario presso la corte salisburghese.
Appena tredicenne, Mozart aveva acquisito una notevole familiarità con il linguaggio musicale del suo tempo. Le prime sonate di Parigi e Londra, i cui autografi includono l'ausilio della mano di Leopold, mostrano un piacere ancora infantile nel modellare le note e la tessitura musicale. Le sinfonie di Londra e de L'Aja attestano la rapida e originale acquisizione da parte di Mozart della musica che aveva incontrato. Analoghe dimostrazioni provengono dalle sinfonie composte a Vienna (come la Sinfonia n.6 e, specialmente, n. 8), caratterizzate da una tessitura più ricca e da uno sviluppo più approfondito. La sua prima opera italiana, poi, mostra un veloce apprendimento delle tecniche dello stile buffo.

Don Giovanni PDF

Il primo interprete del personaggio di DonGiovanni, il baritono Luigi Bassi, in un'incisione dell'epoca (1787)PDF

Da Praga, Mozart rientrò a Vienna nel febbraio 1787, avendo firmato il contratto con Guardasoni per una nuova opera; della stesura del testo poetico si incaricò Lorenzo Da Ponte, il quale si basò principalmente sul libretto che poco tempo primaGiovanni Bertati aveva scritto per un'opera del compositore italiano Giuseppe Gazzaniga, avente lo stesso soggetto; Da Ponte completò il libretto de Il Dissoluto punito ossia il Don Giovanni probabilmente nel giugno 1787; Mozart ne compose la musica fra l'estate e l'autunno; la storica prima rappresentazione ebbe luogo a Praga il 29 ottobre 1787.
All'anno 1787 appartengono due capolavori nel genere della serenata: Uno scherzo musicale in fa maggiore K 522 (14 giugno) è una brillante satira musicale che prende di mira la mediocrità e l'incompetenza dei compositori alla moda nella Vienna dell'epoca; la Piccola serenata notturna in sol maggiore K 525 (agosto) è oggi una delle composizioni mozartiane più popolari e più universalmente note. Degno di menzione è anche l'ammirevole Divertimento per violino, viola e violoncello in mi bemolle maggiore K 563 del 1788.

Il 7 dicembre 1787 l'imperatore Giuseppe II nominò Mozart compositore di corte, con una retribuzione di ottocento fiorini l'anno (il suo predecessore Gluck, da poco deceduto, ne aveva presi duemila). Si trattò comunque, per Mozart, di un incarico poco impegnativo, che consistette principalmente nella fornitura periodica di musica per i balli di corte.
Ancora una volta, all'entusiastica accoglienza di un'opera mozartiana da parte del pubblico praghese fece da contrappeso un assai più tiepido riscontro a Vienna, dove il Don Giovanni, allestito il 7 maggio 1788, fu un sostanziale insuccesso; l'opinione del pubblico fu che si trattasse di una musica troppo difficile, anche se parte della critica ne riconobbe subito la qualità superiore.
Il Don Giovanni è comunemente considerato uno dei massimi capolavori, non solo dell'arte musicale, di tutti i tempi. Una sua caratteristica consiste nella prodigiosa compresenza di comicità e tragedia; il protagonista, Don Giovanni, figura inizialmente negativa, raggiunge in modo paradossale una statura eroica nelle ultime scene del dramma, ove il suo ostinato e coraggioso rifiuto di pentirsi (pur di fronte alla imminente prospettiva della dannazione eterna, minacciatagli dalla sovrannaturale apparizione della statua semovente del Commendatore) può apparire quale emblema di rivolta laica e illuministica contro il trascendente. Il finale del secondo atto supera i limiti formali dell'opera settecentesca, realizzando l'assoluta adeguazione della musica all'azione drammatica e aprendo in questo modo la via al teatro musicale del Romanticismo.
A partire dal biennio 1786-87 Mozart iniziò ad avere crescenti problemi economici; le sue entrate diminuirono complessivamente di circa un terzo rispetto al 1784, per poi calare ulteriormente nel 1788 e nel 1789; Mozart cominciò allora a chiedere denaro in prestito, come è attestato da una drammatica serie di lettere (più di venti) che il compositore scrisse al commerciante Michael Puchberg fra il 1788 e il 1791. Va detto che le finanze di Mozart scontarono anche l'effetto di una congiuntura economica sfavorevole: la guerra contro la Turchia ebbe pesanti ripercussioni sulla vita musicale viennese fra il 1788 e il 1791, portando, fra l'altro, a una drastica diminuzione generale dell'attività concertistica. Di fatto, non risulta che Mozart abbia più tenuto concerti a Vienna dopo l'estate 1788; calarono fortemente anche i guadagni che Mozart traeva dalla pubblicazione delle sue composizioni.PDF
All'estate 1788 risale la composizione dei tre ultimi capolavori sinfonici: la Sinfonia in mi bemolle maggiore K. 543 (26 giugno), la Sinfonia in sol minore K. 550 (25 luglio) e la Sinfonia in do maggiore K. 551 (10 agosto). Questa trilogia costituisce il vertice artistico del sinfonismo settecentesco; la Sinfonia in do maggiore si distingue per le sue vaste proporzioni e per l'imponenza architettonica del suo finale fugato.PDF










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