venerdì 12 giugno 2015
Wolfgang Amadeus Mozart, nome di battesimo Joannes Chrysostomus Wolfgangus Theophilus Mozart (Salisburgo, 27 gennaio 1756 – Vienna, 5 dicembre 1791), è stato un compositore, pianista, organista, violinista e clavicembalistaaustriaco, a cui è universalmente riconosciuta la creazione di opere musicali di straordinario valore artistico. Mozart è annoverato tra i più grandi geni della storia della musica, dotato di raro e precoce talento.
Iniziò a comporre prima di aver compiuto i sei anni (la sua prima composizione, un minuetto per clavicembalo, risale al gennaio 1762), e morì all'età di trentacinque anni, lasciando pagine indimenticabili di musica. È stato definito dal Grove Dictionary come "il compositore più universale nella storia della musica occidentale": la sua produzione comprende musica sinfonica, sacra, da camera e opere di vario genere.
Fu il primo, fra i musicisti più importanti, a svincolarsi dalla servitù feudale e a intraprendere una carriera come libero professionista.
La musica di Mozart è considerata la "musica classica" per eccellenza: egli è infatti il principale esponente
La vita PDF
La nascita e la famiglia
Wolfgang Amadeus Mozart nacque al numero 9 di
Getreidegasse a Salisburgo, capitale dell'arcivescovato di Salisburgo, all'epoca
territorio sovrano appartenente al Sacro Romano Impero nel Circolo Bavarese.
Wolfgang fu battezzato il giorno dopo la sua nascita presso
la cattedrale di San Ruperto.
La notizia della nascita di
Wolfgang venne data dal padre Leopold in una lettera del 9 febbraio 1756 a un amico di Augusta, Johann Jakob Lotter:
« Ti informo che il 27 gennaio, alle otto
della sera, la mia cara moglie ha dato felicemente alla luce un bambino. Si era
dovuta rimuovere la placenta e perciò ella era estremamente debole. Ora invece,
grazie a Dio, sia il bimbo che la madre stanno bene. Il bambino si chiama
Joannes Chrysostomus, Wolfgang, Gottlieb.»
I genitori di Wolfgang avevano quasi la stessa
età (la madre differiva dal marito di un solo anno) ed erano personaggi attivi
dell'epoca: il padre Leopold,
compositore e insegnante di musica, ricopriva l'incarico di vice Kapellmeister presso la corte dell'arcivescovo Anton von Firmian; la madre Anna Maria Pertl (1720- 1778) era figlia di un prefetto.
Dei sette figli di Leopold e
Anna Maria, Wolfgang a parte, l'unica non morta durante l'infanzia era la
sorella maggiore Maria Anna(1751–1829), detta Nannerl o Nannette.
Genio precoce (1756-1769)
Il bambino dimostrò un talento per la musica tanto precoce quanto straordinario, un
vero e proprio bambino prodigio:
a tre anni batteva i tasti del clavicembalo,
a quattro suonava brevi pezzi, a cinque componeva. Esistono vari aneddoti
riguardanti la sua memoria prodigiosa, la composizione di un concerto all'età
di cinque anni, la sua gentilezza e sensibilità, la sua paura per il suono
della tromba.
Inoltre aveva la capacità di riconoscere l'altezza dei suoni (il cosiddetto orecchio assoluto).
Leopold definiva suo figlio
come "il miracolo che Dio ha fatto nascere a Salisburgo"
ed è ragionevole ritenere che il grandissimo talento mostrato dal piccolo Amadeus
abbia motivato nel padre una responsabilità molto grande, oltre quella di un
semplice genitore o insegnante. Contrariamente a quanto riportato da alcuni,
tra cui la figlia Nannerl, Leopold continuò a svolgere con cura i suoi servizi
a corte, ma dedicò grandissima energia, molto tempo e denaro nell'educazione
musicale dei figli, anche con diversi viaggi in Europa che oltre a segnarlo
fisicamente hanno probabilmente arrestato l'avanzamento della sua carriera
professionale a corte.
Quando non aveva neppure
cinque anni, il padre portò Amadeus e la sorella, pure assai dotata, a Monaco,
affinché suonassero per la corte del Principe elettore bavarese Massimiliano III; alcuni mesi dopo,
andarono a Vienna,
dove furono presentati alla corte imperiale e in varie case nobiliari.
Verso la metà del 1763 egli ottenne il permesso di assentarsi dal suo
posto di vice Kapellmeister presso la corte del principe vescovo di Salisburgo.
Tutta la famiglia intraprese
così un lungo viaggio nel continente,
che durò più di tre anni. I Mozart soggiornarono nei principali centri musicali
dell'Europa occidentale della seconda metà del Settecento:
Monaco di Baviera, Augusta, Stoccarda,Mannheim, Magonza, Francoforte, Bruxelles e Parigi (dove trascorsero il primo inverno),
poi la lunga sosta a Londra fino al luglio del 1765, quindi di
ritorno attraverso L'Aja, Amsterdam,
Parigi, Lione, la Svizzera e infine il rientro a Salisburgo nel
novembre 1766.
Mozart suonò nella maggior
parte di queste città, da solo o con la sorella, ora presso una corte, ora in
pubblico, ora in una chiesa. Le lettere che Leopold scrisse ad amici di Salisburgo
raccontano l'universale ammirazione riscossa dai prodigi di suo figlio.
A Parigi incontrarono molti
compositori tedeschi e qui furono pubblicate le prime composizioni di Mozart
(sonate perclavicembalo e violino,
dedicate a una principessa reale; cfr. KV 6-9).
A Londra conobbero, tra gli
altri, Johann Christian Bach, il figlio più giovane di Johann Sebastian e una delle figure di primo piano
della vita musicale londinese: sotto la sua influenza, Mozart compose le sue
prime sinfonie (n. 1, n. 4 e K 19a). Seguì un'altra sinfonia durante il soggiorno a L'Aja, nel
viaggio di ritorno (Sinfonia n. 5).
Dopo poco più di nove mesi
trascorsi a Salisburgo,
i Mozart partirono per Vienna nel settembre 1767, dove restarono per
quindici mesi, escluso un intervallo di dieci settimane trascorse a Brno (Brünn) e Olomuc (Olmütz) durante un'epidemia divaiolo.
Durante questo periodo Mozart compose un dramma in latino, Apollo et Hyacinthus (rappresentato in seguito per la prima
volta all'Università di Salisburgo) e un Singspiel
tedesco in un atto, Bastien und Bastienne (K 50), che fu rappresentato
privatamente. Maggiori speranze furono riposte nella prospettiva di vedere
rappresentata nel teatro di corte un'opera buffa italiana, La finta semplice (K 51), che tuttavia vennero deluse,
con grande indignazione di Leopold.
Una grande messa solenne
(probabilmente la Messa solenne in Do minore "Weisenhausmesse",
K 139) fu invece eseguita alla presenza della corte imperiale in occasione
della consacrazione della chiesa dell'Orfanotrofio. La finta semplice venne rappresentata l'anno seguente,
1769, nel palazzo dell'arcivescovo a Salisburgo. In ottobre Mozart fu nominato
Konzertmeister onorario presso la corte salisburghese.
Appena tredicenne, Mozart aveva
acquisito una notevole familiarità con il linguaggio musicale del suo tempo. Le prime sonate di Parigi e
Londra, i cui autografi includono l'ausilio della mano di Leopold, mostrano un
piacere ancora infantile nel modellare le note e la tessitura musicale. Le
sinfonie di Londra e de L'Aja attestano la rapida e originale acquisizione da
parte di Mozart della musica che aveva incontrato. Analoghe dimostrazioni
provengono dalle sinfonie composte a Vienna
(come la Sinfonia n.6 e, specialmente, n. 8), caratterizzate
da una tessitura più ricca e da uno sviluppo più approfondito. La sua prima
opera italiana, poi, mostra un veloce apprendimento delle tecniche dello stile
buffo.
Don Giovanni PDF
Il primo interprete del personaggio di DonGiovanni, il baritono Luigi Bassi, in
un'incisione dell'epoca (1787)PDF
Da Praga, Mozart rientrò a Vienna nel febbraio
1787, avendo firmato il contratto con Guardasoni per una nuova opera; della
stesura del testo poetico si incaricò Lorenzo Da Ponte, il quale si basò
principalmente sul libretto che poco tempo primaGiovanni Bertati aveva scritto per un'opera del
compositore italiano Giuseppe Gazzaniga, avente lo stesso soggetto;
Da Ponte completò il libretto de Il Dissoluto punito ossia il Don Giovanni probabilmente nel giugno 1787; Mozart
ne compose la musica fra l'estate e l'autunno; la storica prima
rappresentazione ebbe luogo a Praga il 29 ottobre 1787.
All'anno 1787 appartengono due capolavori nel
genere della serenata: Uno scherzo
musicale in fa maggiore K
522 (14 giugno) è una
brillante satira musicale che prende di mira la mediocrità e l'incompetenza dei
compositori alla moda nella Vienna dell'epoca; la Piccola serenata
notturna in sol maggiore K
525 (agosto) è oggi
una delle composizioni mozartiane più popolari e più universalmente note. Degno
di menzione è anche l'ammirevole Divertimento per
violino, viola e violoncello in mi bemolle maggiore K 563 del 1788.
Ancora una volta, all'entusiastica accoglienza
di un'opera mozartiana da parte del pubblico praghese fece da contrappeso un
assai più tiepido riscontro a Vienna, dove il Don
Giovanni, allestito il 7 maggio 1788, fu un sostanziale insuccesso;
l'opinione del pubblico fu che si trattasse di una musica troppo difficile,
anche se parte della critica ne riconobbe subito la qualità superiore.
Il Don
Giovanni è comunemente considerato
uno dei massimi capolavori, non solo dell'arte musicale, di tutti i tempi. Una
sua caratteristica consiste nella prodigiosa compresenza di comicità e
tragedia; il protagonista, Don Giovanni, figura inizialmente negativa,
raggiunge in modo paradossale una statura eroica nelle ultime scene del dramma,
ove il suo ostinato e coraggioso rifiuto di pentirsi (pur di fronte alla
imminente prospettiva della dannazione eterna, minacciatagli dalla
sovrannaturale apparizione della statua semovente del Commendatore) può
apparire quale emblema di rivolta laica e illuministica contro il trascendente.
Il finale del
secondo atto supera i limiti formali dell'opera settecentesca, realizzando
l'assoluta adeguazione della musica all'azione drammatica e aprendo in questo
modo la via al teatro musicale del Romanticismo.
A partire dal biennio 1786-87 Mozart iniziò ad
avere crescenti problemi economici; le sue entrate diminuirono complessivamente
di circa un terzo rispetto al 1784, per poi calare ulteriormente nel 1788 e nel
1789; Mozart cominciò allora a chiedere denaro in prestito, come è attestato da
una drammatica serie di lettere (più di venti) che il compositore scrisse al
commerciante Michael Puchberg fra il 1788 e il 1791. Va detto che le finanze di
Mozart scontarono anche l'effetto di una congiuntura economica sfavorevole: la guerra contro la Turchia ebbe pesanti ripercussioni sulla vita
musicale viennese fra il 1788 e il 1791, portando, fra l'altro, a una drastica
diminuzione generale dell'attività concertistica. Di fatto, non risulta che
Mozart abbia più tenuto concerti a Vienna
dopo l'estate 1788; calarono fortemente anche i guadagni che Mozart traeva
dalla pubblicazione delle sue composizioni.PDF
All'estate 1788 risale la composizione dei tre
ultimi capolavori sinfonici: la Sinfonia in mi
bemolle maggiore K. 543 (26 giugno), la Sinfonia in sol
minore K. 550 (25 luglio) e la Sinfonia in do
maggiore K. 551 (10 agosto). Questa trilogia
costituisce il vertice artistico del
sinfonismo settecentesco; la Sinfonia
in do maggiore si distingue
per le sue vaste proporzioni e per l'imponenza architettonica del suo finale fugato.PDF
Nessun commento:
Posta un commento