Mentre la mamma prepara la cena, Ciottolino e la sorella Nina giocano e si fanno i dispetti. Il nonno intanto racconta la fiaba di Ciuffettino, il bimbo che “come uno e due fan tre diventa re” del Paese delle Fate. Quando Ciottolino va a nanna, dopo essere stato rimproverato dal babbo per il suo comportamento, sogna di ritrovarsi anch’egli in quel magico Paese e di esserne incoronato re. Ma l’avventura non ha esiti felici: Ciottolino non si dimostra un buon sovrano e viene spodestato e condannato a essere mangiato dall’Orco. L’incubo finisce tra le braccia della mamma e del nonno e con la voce rassicurante del babbo in sottofondo. Un festoso preludio dal sapore orientaleggiante segna il passaggio dalla quieta realtà domestica allo stato meno familiare del sogno: la dimensione onirica, che qui offre ancora nuovi spunti alla forma rappresentativa del teatro nel teatro, è, d’altra parte, il presupposto fondamentale dell’arte e della creatività, almeno secondo la poetica dei due autori, il famoso librettista e regista Giovacchino Forzano e il musicista alessandrino Luigi Ferrari-Trecate, organista e compositore di numerose fiabe musicali dedicate all’infanzia.
giovedì 2 luglio 2015
Liu Sihui - L.F.Trecate - Ciottolino
mercoledì 1 luglio 2015
ZHANG XIAOXIAO F.P.TOSTI-NAPOLI-CANZONETTA A DUE VOCI
F.P.TOSTI-NAPOLI-CANZONETTA A DUE VOCI
Quinto dei cinque figli sopravvissuti di Giuseppe, commerciante ortonese, studiò col maestro Saverio Mercadante presso il Conservatorio di San Pietro a Majella a Napoli, dove si diplomò in violino e composizione nel 1866.
Iniziò a lavorare organizzando spettacoli e dirigendo opere per gli impiegati della ferrovia adriatica, seguendo i lavori tra Ortona e Ancona(PDF); si trasferì poi a Roma(PDF) dove, sfruttando la sua voce tenorile, iniziò ad esibirsi come cantante: grazie a questa attività divenne una celebrità e iniziò a frequentare gli ambienti mondani della capitale, venendo assunto come maestro di canto di Margherita di Savoia, la futura regina d'Italia. Qui strinse amicizia con altri due grandi abruzzesi:Gabriele D'Annunzio(PDF), uno dei massimi poeti italiani del tempo, e Francesco Paolo Michetti(PDF), noto pittore.
Alla fine degli anni 1870(PDF) si trasferì a Londra dove, grazie al Lord Mayor e all'appoggio del celebre violoncellista Gaetano Braga, suo corregionale, nel 1880 entrò alla corte della regina Vittoria come maestro di canto: mantenne la sua posizione anche sotto il suo successore, Edoardo VII, che nel 1908 gli conferì il titolo di baronetto: intanto, pur riluttante, aveva accettato anche la cittadinanza britannica (1906). Per tutto il suo periodo inglese continuò ad aver rapporti con l'Italia, dove trascorreva regolarmente alcuni periodi.Arrivato a Roma inizia ad esibirsi come tenore. Grazie alla sua voce divenne una celebrità negli ambienti sociali più illustri. Il suo amico e protettore, il pianista e compositore Giovanni Sgambati, ha ottenuto un recital a Sala Dante, dove partecipa Margherita di Savoia (futura consorte del re d’Italia, Umberto I). La principessa era così colpita che l’ha nominato suo maestro di canto. In seguito è anche nominato curatore dell’Archivio Musicale della fine Corte. Nel 1870 si trasferisce a Londra, dove ha avuto il sostegno del sindaco di Londra e del suo connazionale, il violoncellista Gaetano Braga. Nel 1880 è nominato docente di canto della regina Vittoria, una posizione che ha mantenuto fino alla nomina del suo successore, Edoardo VII, chi nel 1908 ha concesso il titolo nobiliare di barone. Tosti aveva già la cittadinanza britannica, ma mantennè il suo stretto rapporto con l’Italia, dove è tornato regolarmente. La sua fama come cantautore era enorme in Inghilterra. Una delle sue opere, interpretata da Violet Cameron al Globe Theatre diventa molto popolare e aumentata la domanda di nuove composizioni, al punto che nel 1885 Tosti è il compositore di canzoni più popolare del paese e i suoi editori pagheranno somme astronomiche in cambio di venti nuove canzoni per año. Composse oltre ai cinquecento brani per pianoforte e canto, utilizando i testi di poeti come Antonio Fogazzaro, Rocco Gabriele d’Annunzio e Pagliara. Tra i titoli più famosi includono Malia, Vorrei morire t’amo Non più, L’ultima canzone, Ideale e A Marechiare (quest’ultima è diventata una delle più famose canzoni napoletane).
Alla morte di Edoardo VII (1910) decise di rientrare definitivamente in Italia e di stabilirsi a Roma, dove morì presso l'Hotel Excelsior nel 1916.
Tra le sue oltre cinquecento romanze per canto e pianoforte, i cui testi vennero scritti anche da poeti come Antonio Fogazzaro, Rocco Pagliara, Naborre Campanini e Gabriele d'Annunzio, e sono stati interpretati dalle voci di, Giuseppe Di Stefano, Alfredo Kraus, Jussi Bjorling, Luciano Pavarotti, Mina e José Carreras, si ricordano brani tuttora molto eseguiti,
Figlio d’un commerciante di Ortona, ha ricevuto le prime lezioni di musica nella sua città natale fino a quando, a undici anni, s’iscrive al Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli. Il suo professore di composizione, Saverio Mercadante, impressionato dal talento di Tosti, ne ha avuto modo di nominarlo assistente di cattedra mentre studiava, che Tosti ha segnato uno stipendio mensile magro.
1MP3F.P._Tosti__Lalba_separa_dalla_luce_lombra_-_Massimo_Crispi_tenore__Antonio_Ballista_piano
2MP3F.P._Tosti_Che_dici_O_parola_del_saggio_-_Massimo_Crispi_tenor__Antonio_Ballista_pian
3MP3A.Kraus_canta_F.P.Tosti_-_Vorrei
1MP3F.P._Tosti__Lalba_separa_dalla_luce_lombra_-_Massimo_Crispi_tenore__Antonio_Ballista_piano
2MP3F.P._Tosti_Che_dici_O_parola_del_saggio_-_Massimo_Crispi_tenor__Antonio_Ballista_pian
3MP3A.Kraus_canta_F.P.Tosti_-_Vorrei
Iscriviti a:
Post (Atom)